VFP1 2008 esercito
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Jolly741
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Re: VFP1 2008 esercito
ma su ragazzi! qui si discute e basta!
dalla mia parte e da quella opposta non ho visto insulti.
se poi mr. Sasha si è sentito offeso per qualcosa, questo non lo so, ma non mi sembra d aver detto nulla di increscioso!
dalla mia parte e da quella opposta non ho visto insulti.
se poi mr. Sasha si è sentito offeso per qualcosa, questo non lo so, ma non mi sembra d aver detto nulla di increscioso!
Re: VFP1 2008 esercito
Minkiaaaaaaaaaaaaaaa E finitela Figlioli...siete na Famiglia....qui finisce che vi fate lo sfratto a vicenda
Re: VFP1 2008 esercito
io di solito in familia litigo tanto, oer questo che sono mi sono ritrovato con dei cognati degeneri
Re: VFP1 2008 esercito
1- ragazzi mantieniamo un decoro generale..sennò lokko a malincuore ma mi tocca farlo.
2- secondo me non sono partigiani: li preferisco chiamare Gguerriglieri e non terroristi. Alla fine combattono nel loro paese per il loro paese: non fanno scoppiare bombe altrove se non per le loro strade (giusto o sbagliato che sia)
3- io il militare l'ho vissuto e lo vivrò di nuovo come una vocazione: la stessa cosa che spinge una persona a fare il prete o la suora. Certo: si può fare del bene anche senza una tonaca addosso, ma se quella persona vuole essere vicina a Dio e lo fa con sincerità io lo ammiro.
Quindi indipendentemente dall'avere un fucile o una mimetica addosso io farò il mio dovere con lo scudetto della mia patria sulla spalla e se dovessi lasciarci le penne (il rischio c'è) lo accetterei nonostante tutto come sacrificio per la mia nazione: che non è montecitorio o palazzo madama, ma è il rosso, il bianco e il verde.
Io sono d'accordo con wally su tutto: anche sul tipo di ammirazione e rispetto che hanno i civili stranieri con cui i militari italiani hanno a che fare..noi non siamo cowboy o giubbe rosse..siamo uomini e infatti non so se avete letto dei due piloti di Agusta che in assenza di minaccia durante loro intervento si sono rifiutati di aprire il fuoco per il rischio troppo elevato di colpire civili...
2- secondo me non sono partigiani: li preferisco chiamare Gguerriglieri e non terroristi. Alla fine combattono nel loro paese per il loro paese: non fanno scoppiare bombe altrove se non per le loro strade (giusto o sbagliato che sia)
3- io il militare l'ho vissuto e lo vivrò di nuovo come una vocazione: la stessa cosa che spinge una persona a fare il prete o la suora. Certo: si può fare del bene anche senza una tonaca addosso, ma se quella persona vuole essere vicina a Dio e lo fa con sincerità io lo ammiro.
Quindi indipendentemente dall'avere un fucile o una mimetica addosso io farò il mio dovere con lo scudetto della mia patria sulla spalla e se dovessi lasciarci le penne (il rischio c'è) lo accetterei nonostante tutto come sacrificio per la mia nazione: che non è montecitorio o palazzo madama, ma è il rosso, il bianco e il verde.
Io sono d'accordo con wally su tutto: anche sul tipo di ammirazione e rispetto che hanno i civili stranieri con cui i militari italiani hanno a che fare..noi non siamo cowboy o giubbe rosse..siamo uomini e infatti non so se avete letto dei due piloti di Agusta che in assenza di minaccia durante loro intervento si sono rifiutati di aprire il fuoco per il rischio troppo elevato di colpire civili...
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