KDE SU WINDOWS E MAC OS-X
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KDE SU WINDOWS E MAC OS-X
Grazie al rilascio del toolkit di sviluppo Qt, della Trolltech, sarà presto possibile effettuare il porting su Windows dei famosi programmi
Koffice e Amarok che fino ad ora potevano essere utilizzati dai possessori del Server Grafico KDE.
Già precedentemente la licenza di Qt era in versione GPL per Mac e Linux, ma con la versione 4 ora lo sarà anche per i computer Windows.
Non sarebbe stato possibile creare una versione di KDE per Windows o Mac OS X se anche altre tecnologie chiave non avessero giocato il loro ruolo.
Parliamo ad esempio di Phonon, l’Api multimediale di KDE4, e di Solid, utilizzato per la gestione dei dispositivi. Oltre a questo anche l’adozione di Cmake, il cross-platfom build environment per eccellenza, ha giocato la sua parte.
Quest’ultimo infatti ha semplificato di molto la vita agli sviluppatori, in quanto è capace di generare dei makefile per una vasta varietà
di compilatori su tutti e tre i sistemi operativi.
Il datato Autotools, utilizzato in precedenza, non poteva sicuramente reggere il confronto e è stato abbandonato.
A occuparsi della migrazione da Autotools a Cmake di tutte le librerie KDE è stato Alexander Neundorf, mentre Benjamin Reed si è impegnato
a far funzionare il tutto su Mac OS X, con non pochi compressi dovuti alla portabilità.
Una volta sistemati i problemi di compilazione, l’altra importante priorità era eliminare ogni riferimento al codice prettamente specifico per l’ambiente Linux.
L’operazione è stata porta a termine da Holger Schroder.
Koffice e Amarok che fino ad ora potevano essere utilizzati dai possessori del Server Grafico KDE.
Già precedentemente la licenza di Qt era in versione GPL per Mac e Linux, ma con la versione 4 ora lo sarà anche per i computer Windows.
Non sarebbe stato possibile creare una versione di KDE per Windows o Mac OS X se anche altre tecnologie chiave non avessero giocato il loro ruolo.
Parliamo ad esempio di Phonon, l’Api multimediale di KDE4, e di Solid, utilizzato per la gestione dei dispositivi. Oltre a questo anche l’adozione di Cmake, il cross-platfom build environment per eccellenza, ha giocato la sua parte.
Quest’ultimo infatti ha semplificato di molto la vita agli sviluppatori, in quanto è capace di generare dei makefile per una vasta varietà
di compilatori su tutti e tre i sistemi operativi.
Il datato Autotools, utilizzato in precedenza, non poteva sicuramente reggere il confronto e è stato abbandonato.
A occuparsi della migrazione da Autotools a Cmake di tutte le librerie KDE è stato Alexander Neundorf, mentre Benjamin Reed si è impegnato
a far funzionare il tutto su Mac OS X, con non pochi compressi dovuti alla portabilità.
Una volta sistemati i problemi di compilazione, l’altra importante priorità era eliminare ogni riferimento al codice prettamente specifico per l’ambiente Linux.
L’operazione è stata porta a termine da Holger Schroder.
Roxdragon- Spina
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